Ponte del Diavolo: le leggende più inquietanti da Nord a Sud

0

I più superstiziosi potrebbero avere paura ad attraversarlo oppure addirittura a nominarlo: sto parlando del Ponte del Diavolo. In realtà non esiste una sola costruzione con questo nome, ma lungo tutta la penisola esistono numerosi Ponti del Diavolo ognuno dei quali con la sua leggenda piuttosto inquietante e misteriosa. Quasi sempre le storie dei ponti riportano al Maligno, che secondo i racconti popolari ci avrebbe messo il suo zampino nella costruzione. Eppure molti di questi ponti sono molto suggestivi e caratteristici, anche perché sorgono proprio in mezzo alla natura ed hanno un aspetto imponente e suggestivo reso ancora più enigmatico dal suo nome.

Il Ponte del Diavolo a Borgo a Mozzano

A Borgo a Mozzano, in provincia di Lucca, sorge il Ponte del Diavolo probabilmente più famoso d’Italia. Il ponte costruito nel XII secolo attraversa il fiume Serchia e domina il paesaggio con la sua architettura imponente dotata di 3 arcate asimmetriche. La leggenda racconta che l’architetto incaricato della costruzione del ponte non fosse rientrato nei tempi previsti. Trovandosi in una situazione disperata si rivolse al Diavolo, che in cambio chiese una pesante ricompensa: l’anima della prima persona che avrebbe attraversato il ponte. L’architetto accettò questo insano patto, ma ingannò il Diavolo facendo attraversare il ponte dopo la sua costruzione da un povero cagnolino.

Il Ponte del Diavolo a Lanzo

A Lanzo, in provincia di Torino, sorge il ponte del Diavolo costruito nel 1378. La storia ripercorre per grandi linee quella della costruzione di Borgo a Mozzano, col solito patto stabilito tra l’architetto ed il demonio. Anche in questo caso la vittima sacrificale fu un ignaro cagnolino. La beffa però mandò su tutte le furie il Diavolo, che secondo la leggenda scagliò le zampe del cane sul ponte dando vita così alle Marmitte dei Giganti.

Il Ponte del Diavolo a Pavullo

Il Ponte del Diavolo a Pavullo, in provincia di Modena, si caratterizza per una particolarità davvero singolare: non è stato costruito dall’uomo. Si tratta infatti di un antico monolite alto 3 metri e lungo 33 metri. La struttura è stata praticamente costruita dalla natura nel corso del tempo, ma i contadini del posto hanno attribuito la paternità dell’opera al demonio.

Gli Archi del Diavolo di Salerno

archi del diavoloA Salerno sorge una struttura chiamata gli Archi del Diavolo. La costruzione eretta nel IX secolo faceva parte dell’acquedotto medievale della città. Si sprecano le storie su questa struttura e secondo la leggenda più ricorrente gli Archi furono costruiti dal mago Pietro Barliario con l’aiuto dei demoni in una sola notte. Per questo motivo nelle notti più lugubri era possibile incontrare spiriti maligni ed esseri demoniaci nella zona.

Il Ponte del Diavolo di Bobbio

Secondo la leggenda il Maligno fu autore del Ponte del Diavolo di Bobbio, in provincia di Piacenza, che attraversa il fiume Trebbia. Per dispetto però il Diavolo costruì il ponte con un profilo irregolare per allontanare i cittadini dai monasteri.

Il Ponte del Diavolo dell’Isola di Torcello

Particolarmente suggestivo è il Ponte del Diavolo dell’Isola di Torcello nella Laguna Veneta. Il ponte di pietra si presenta senza parapetto e la sua costruzione risale al XV secolo. La storia legata a questo ponte è piuttosto inquietante e vede protagonisti due giovani amanti. Lei era una ragazza veneziana e lui un soldato austriaco: un amore impossibile poiché l’Italia era sotto il dominio austriaco. La famiglia della fanciulla uccise il giovane soldato che fu però riportato in vita da una maga. Il soldato portò via la sua amata con l’aiuto del Diavolo, che chiese in cambio l’anima di un bambino morto alla vigilia di Natale per 7 anni. La maga però morì e non poté onorare il suo patto. Si racconta che ogni vigilia di Natale il Diavolo, sotto le spoglie di un gatto nero, venga a reclamare inutilmente le sue anime.

Share.