Senigallia e le sue bellezze

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Tra le perle più affascinanti del Mare Adriatico, non si può non menzionare la cittadina di Senigallia, una delle località turistiche più famose e più apprezzate delle Marche. Conoscere Senigallia vuol dire anche entrare in contatto con la Bandiera Blu: è dal 1997, infatti, che questa città si avvale del prestigioso riconoscimento che viene assegnato dalla Foundation for Environmental Education a testimoniare e certificare la qualità delle acque, ma anche i servizi offerti ai turisti e l’attenzione nei confronti della gestione ambientale.
Non si pensi, però, che il mare e le spiagge rappresentino il solo motivo per visitare Senigallia: questa città, infatti, è ricca anche di edifici di architettura religiosa, dalla Chiesa della Madonna della Misericordia alla Cattedrale di San Pietro apostolo, dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie alla Chiesa di Santa Maria del Ponte al Porto, meritevoli di una visita non solo da parte di chi è credente ma anche da tutti gli appassionati di storia dell’arte.052rotonda5
Tornando in spiaggia, comunque, Senigallia è celebre per la Rotonda sul Mare (nota anche come Rotonda a Mare), resa immortale da una famosa canzone: si tratta di una struttura che si affaccia direttamente sul mare e che, pur essendo nata in origine per scopi ricreativi e idroterapici, attualmente viene utilizzata soprattutto per convegni e mostre che vengono allestiti nel corso della stagione estiva. La storia di questa realtà è a dir poco complessa, e proprio per questo affascinante: basti pensare che, durante la Seconda Guerra Mondiale, la Rotonda è stata utilizzata come un magazzino militare. In seguito, però, è diventata un punto attrattivo di grande rilievo, al centro della vita mondana di Senigallia e di tutta la regione.
Infine, tra le bellezze di Senigallia c’è Palazzetto Baviera, edificio situato nei pressi della Rocca Roveresca e del palazzo ducale, in Piazza del Duca. La porzione più suggestiva di questo edificio è rappresentata di sicuro dai tanti stucchi presenti in ben cinque sale, risalenti al XVI secolo, realizzati da Federico Brandani, scultore di Urbino, che vi ha immortalato scene tratte dalle dodici fatiche di Ercole, dalla Genesi, dall’Iliade e soprattutto dalla storia di Roma.

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