Quanti sono gli italiani consapevoli del fatto che il lago più pulito di tutto il continente europeo si trova proprio nel nostro Paese? Si tratta del lago del Segrino, ed è situato a pochi chilometri da Canzo: la ragione delle sue acque cristalline, che lasciano intravedere il suo fondo senza alcuna difficoltà, deve essere attribuita alle sue fonti sotterranee, oltre che alla mancanza di uno sfruttamento turistico eccessivo. Sdraiarsi in spiaggia per prendere il sole e fare un tuffo nel lago del Segrino è un’esperienza invidiabile proprio per questo motivo: il turismo di massa, qui, non è ancora arrivato.
Va detto, per altro, che la qualità eccellente di questo bacino lacustre non va spiegata unicamente con la sua naturale conformazione, ma anche con l’impegno dell’uomo, visto che a partire dagli anni ’80 si è dato il la a una utile operazione di recupero della qualità delle acque, con la pulizia delle sponde e significativi interventi di bonifica che sono stati abbinati all’attuazione di un sistema di filtraggio reso possibile dalla vegetazione locale.
Tanti interventi si 
sono susseguiti negli ultimi anni, e oggi il lago del Segrino può essere considerato una meta turistica splendida, anche perché circondato da colli e cime montuose su cui passeggiare. Per gli amanti della natura, insomma, questa è una destinazione quasi obbligata: a est si trova il Monte Cornizzolo, che raggiunge i 1200 metri di altitudine, mentre dall’altra parte c’è il più basso – ma non per questo meno affascinante – monte Scioscia. Volendo, poi, ci si può anche dedicare alla pesca, approfittando di una fauna ittica che comprende il luccio, il pesce persico, l’alborella e il persico trota.
Per arrivare al lago del Segrino, che si trova a circa un’ora di macchina da Milano, è sufficiente percorrere la Milano-Lecco; nel caso in cui si prediligano i mezzi pubblici, sempre dal capoluogo meneghino occorre prendere il treno per Canzo-Asso. Da non dimenticare che questa location è perfetta anche per gli appassionati di bird watching: non è difficile imbattersi in un falco pecchiaiolo, in un martin pescatore, in un germano reale, in un picchio verde, in un airone cinerino o anche in una cannaiola.
