Alla scoperta di Agrigento

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Agrigento si trova in una zona collinare molto vicina alla coste meridionali della Sicilia e, grazie alle sue splendide rovine di templi, è uno dei paesi più belli e affascinanti della Sicilia, da visitare. Il grande numero di edifici antichi sono in netto contrasto con i moderni palazzi, che predominano soprattutto nella parte meridionale della città vecchia. Scopriamo insieme Agrigento e la sua storia dei templi.

Alla scoperta di Agrigento: Tempio di Concordia

La Valle dei Templi, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, risale al 500 a.C. e comprende una serie di templi, cimiteri e tombe. Tre dei templi del gruppo orientale si trovano insieme in fila e sono illuminati di sera. Il meglio conservato di questi, il Tempio della Concordia, si colloca con l’Efestione di Atene e il tempio classico di Era a Paestum come i templi più perfetti del mondo greco. Il tempio fu costruito tempio di concordia illuminatointorno al 425 a.C. in proporzioni classiche con sei colonne su ciascuno dei due lati paralleli e 13 sugli altri due.

Alla scoperta di Agrigento: i templi

Il tempio di Giunone

Il Tempio di Giunone (in greco Hera) Lacinia, si trova all’estremità superiore della fila orientale dei templi e ha una sala circolare di 6 per 13 colonne. Delle sue colonne, 25 sono ancora in piedi. Il suo simbolismo religioso non è più evidente, quindi non è noto quale divinità sia stata adorata al suo interno. Il tempio fu distrutto dai Cartaginesi e, dopo essere stato ricostruito dai Romani, fu realizzata una rampa che portava al lato dell’entrata orientale. Di fronte a questo, è possibile vedere i resti di un grande altare sacrificale.

Tempio di Giove

Uno dei templi occidentali, quello dedicato a Zeus è oggi un’enorme massa di blocchi e pilastri di pietre frantumate che un terremoto ha sparso su un’area di 6.000 metri quadrati, tempo fa. Costruito nel 480 a.C. per commemorare la vittoria di Terone su Cartagine, è il più grande di tutti i templi dorici conosciuti e occupava un’area di 56,3 metri per 113,45 metri, con sette colonne su ciascuno dei lati stretti e 14 sui lati più lunghi. Questi erano alti circa 18,2 metri e avevano un diametro di 4,05 metri alla base. Architettonicamente, era diverso da qualsiasi altro tempio greco conosciuto, con spazi tra le colonne murate a circa metà altezza dell’altezza delle colonne.

Tempio di Castore e Polluce

A ovest del tempio di Zeus, si estende una vasta area risalente ai Sicani e ampliata dai Greci nel sesto e quinto secolo a.C. Il Tempio di Castore e Polluce ha quattro colonne e un frammento di trabeazione ricostruito tra il 1836 e il 1871. Aveva colonnati di sei per 13 pilastri ed è qualcosa di più impressionante dei piccoli edifici religiosi più antichi.

 

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