I sapori della Valtellina: la cupeta

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La Valtellina è un territorio in grado di attirare un gran numero di turisti non solo per la bellezza dei suoi panorami e per lo spettacolo offerto dai suoi paesaggi, ma anche per le tante eccellenze gastronomiche che la caratterizzano e per i sapori che si possono sperimentare nei suoi paesi. Uno dei dolci più interessanti del posto è la cupeta: si tratta di una preparazione a base di noci, miele e ostie, per certi aspetti simile al torrone, che si cucina nella maggior parte dei casi nel periodo autunnale, ma che ormai è entrata a far parte della tradizione natalizia. Per altro, in ogni città si prepara in occasioni differenti: a Sondalo, per esempio, per la celebrazione della festa di Sant’Agnese; a Sondrio e a Morbegno per la celebrazione della festa di Sant’Antonio; a Bormio per la celebrazione della festa di Santa Lucia; e così via.

Chi volesse cimentarsi nella realizzazione della cupeta deve avere a disposizione – ipotizzando dosi per otto persone – due fogli di ostia, 300 grammi di gherigli di noci già spellate, 200 grammi di biscotti secchi e 700 grammi di miele. Nel caso in cui si riscontri qualche difficoltà nel rimuovere la pellicina delle noci, ci si può aiutare mettendole in forno a tostare per una decina di minuti: dopodiché il compito sarà molto più facile. Il procedimento da seguire per la preparazione è molto semplice.

Come si cucina la cupeta

preparazione cupeta valtellinaPer preparare la cupeta è necessario prima di tutto tritare i gherigli di noce in maniera fine: il consiglio è quello di farlo con un coltello, dal momento che se si ricorre a un mixer il surriscaldamento provocato dal motore rischia di favorire la fuoriuscita degli oli contenuti nella frutta secca. Dopo avere tritato anche i biscotti secchi, si prende un pentolino e vi si mette a scaldare il miele, con la fiamma molto bassa, fino a quando non arriva a ebollizione.

A questo punto, i biscotti e le noci devono essere mescolati con il miele e amalgamati per almeno un paio di minuti, per arrivare a un composto il più possibile denso. Dopo aver collocato un foglio di ostia sul piano di lavoro, vi si stende il composto di noci e miele – nel frattempo fatto raffreddare – e lo si ricopre con l’altro foglio. Il tutto va steso con un mattarello, in modo che diventi uniforme, e poi tagliato a pezzi. Lo spessore deve essere di un centimetro.

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