L’isola del Giglio

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giglio castelloL’isola del Giglio é un isola del mar Tirreno, ed in particolar modo, è la seconda per estensione (21,2 km2) dell’arcipelago toscano dopo l’isola d’Elba; dista 13 km dal promontorio dell’ Argentario. Di natura quasi ovunque granitica, rivestita da pini marittimi e da arbusti tipici della macchia mediterranea (quali soprattutto lecci e corbezzoli),

l’isola Del Giglio ha una morfologia prevalentemente montuosa, culminando nel Poggio della Pagana (496 m). Le coste sono molto scoscese, rocciose ed orlate di scogli, a eccezione della spiaggia Campese, piuttosto estesa e di alcune cale nella parte orientale dell’isola. La popolazione di circa 1700 abitanti, vive nei tre centri di Giglio Porto, Giglio Castello (cinto di mura medievali), e Campese.

Il clima dell’Isola decisamente mite offre una vacanza all’insegna delle sorprese in tutte e quattro le stagioni, sempre a contatto con una realtà incontaminata come pochi altri luoghi possono offrire. Il mare cristallino e color smeraldo, con i suoi fondali pescosi, fanno, inoltre, da cornice ad un territorio che rimane, nonostante tutto, ancora molto selvaggio nonché ricco di percorsi pedonali.

Il Giglio è davvero un tesoro tutto da scoprire, l’isola è la meta ideale per tutti coloro che amano un rapporto genuino con la natura ed il rustico ambiente paesano, il mare, le passeggiate, il bird-watching, i minerali e l’affascinante mondo sottomarino.

L’Isola ospita una ricca flora mediterranea (sono quasi 700 le specie floreali presenti sul territorio). In primavera è un’esplosione di colori e profumi.

L’unico porto dell’Isola del Giglio è piccolo ma al contempo molto pittoresco; le case multicolori ed il mare di una limpidezza sorprendente e soprattutto giglio portoimpensabile per un porto (seppur piccolo come quello del Giglio), se si pensa che addirittura se ne riesce a vedere il fondale. Il porto riesce a conciliare, di fatto, le esigenze commerciali con quelle tipiche del turismo.

Da ultimo, il Giglio ospita anche alcune rare specie animali tra le quali il cosiddetto Discoglosso sardo (un particolare tipo di rana), il Falco Pellegrino, il Gabbiano Reale e Corso; sono invece completamente assenti animali velenosi come la vipera.

L’economia poggia sull’agricoltura (soprattutto la vite), sulla pesca, ma soprattutto sul turismo balneare e subacqueo, grazie anche soprattutto alla bellezza dei fondali costieri.

 

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