Le Cinque Terre

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cinque terreLe Cinque Terre patrimonio mondiale dell’umanità, diciotto chilometri di costa rocciosa ricca di baie, spiagge e fondali profondi, sovrastata da una catena di monti che corrono paralleli al litorale. Terrazzamenti coltivati a vite e a olivo, il cui contenimento è assicurato da antichi muretti a secco.

Il parco nazionale delle Cinque Terre è un’ area protetta dell’Italia nordoccidentale, situata in Liguria, in provincia di La Spezia, e comprendente la zona delle Cinque Terre, nella riviera ligure di Levante, dichiarata dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’umanità nel 1997.

Il parco nazionale delle Cinque Terre si estende su una superficie di 3.860 ettari. Originariamente era stata istituita un’unica area protetta, il parco naturale regionale delle Cinque Terre e del Levante ligure, dal quale, nel dicembre del 1999, sono state create due riserve autonome: il parco naturale regionale dei Promontori e delle Isole di Levante e il parco nazionale delle Cinque Terre.

La parte “terrestre” del parco delle Cinque Terre, che si estende lungo la costa, comprende i cinque piccoli borghi che danno il nome all’area (Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore), si propone di tutelare un paesaggio fortemente modificato dall’intervento umano nel corso di secoli: l’originario manto boschivo che ricopriva le scogliere a picco sul mare è stato rimpiazzato da terrazzamenti coltivati a vite, che si sono mantenuti solo grazie alla costante opera di manutenzione degli abitanti, che ad ogni crollo ricostruivano i muri a secco che reggono le terrazze; di recente, tuttavia, la presenza umana nelle Cinque Terre si è ridotta, e di conseguenza si è andato progressivamente allentando il controllo idrogeologico del territorio.

Per ripristinare il perduto equilibrio tra presenza umana e ambiente, l’ente gestore del parco delle Cinque Terre ha avviato un progetto che prevede la concessione in conduzione degli appezzamenti di terreno abbandonati, per un periodo di massimo vent’anni, a chiunque si impegni a coltivarli secondo i criteri dell’agricoltura biologica.

La presenza delle specie animali e vegetali sulla costa, che ai terrazzamenti alterna scogliere a strapiombo sul mare, baie e spiaggette costellate di anfratti e grotte, è decisamente ricca e varia, e ovviamente condizionata dalla vicinanza del mare: negli anfratti più riparati nidificano varie specie di uccelli marini, tra cui il falco pellegrino, la monticola solitaria e il corvo imperiale. La costa delle Cinque Terre è ripida e rocciosa, ricca di baie e insenature. Le spiagge sono dunque poche e limitate, e tutte diverse fra loro.

A Fegina, la parte nuova di Monterosso, c’è la spiaggia più grande, giudicata dalla rivista americana “Forbes” tra le 25 più sexy del mondo. La sabbia è a tratti sentiero dell'amore cinque terreghiaiosa e a tratti fine, intervallata da scogli suggestivi.

La riserva marina compresa nel parco delle Cinque Terre è divisa in aree a diverso grado di protezione, tra cui una riserva integrale, che comprende il tratto di mare tra Punta Mesco e Capo Montenegro, in cui sono vietati ogni forma di pesca, navigazione e immersione subacquea; e due riserve generali intorno a Punta Mesco e al santuario di Riomaggiore, in cui non sono permessi il transito e l’ancoraggio di natanti e in cui è concesso pescare solo ai professionisti residenti nella zona.

Il mare, in questo tratto, ha fondali molto profondi, prevalentemente rocciosi, che ospitano tra l’altro spugne, gorgonie coloratissime, coralli fra cui quello nero, rarissimo, mentre nella zona a riserva integrale davanti a Punta Mesco, dove i fondali rocciosi confinano con zone sabbiose, si estendono alcune praterie di Posidonia oceanica.

 

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