La Torre di Pisa, il campanile del Duomo

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torre pendenteLa Torre di Pisa, forse non tutti lo sanno, altro non è, se non il campanile del Duomo: é un edificio singolarissimo ed unico nel suo genere, sia per l’alto valore storico-artistico delle sue forme, sia per la sua particolare posizione nel contesto di quella vasta area nota come Piazza dei Miracoli.

L’edificio attuale é costituito da un corpo cilindrico di muratura, circondato da loggiati con archi e colonne che poggiano sul tronco di base e sono sormontati da una cella campanaria.

Il corpo centrale della struttura é composto da un cilindro cavo, costituito da un paramento esterno in conci sagomati in calcare di San Giuliano bianco e grigio, un paramento interno, anch’esso in pietra verrucana lavorata e, compresa fra questi, una zona anulare di muratura. All’interno di questa zona di muratura é ricavata una scala elicoidale che, con 293 scalini, monta fino al sesto loggiato, dove il pozzo interno é concluso da una volta con un occhio centrale per il passaggio della luce, consentendo l’accesso alla cella campanaria soprastante e, nei tratti intermedi inferiori, ai diversi loggiati.

Mancano tutt’oggi, elementi certi in grado di sciogliere gli interrogativi legati ai tempi e ai modi delle sue fasi costruttive, alla sua progressiva inclinazione e, infine, all’identità del suo progettista. Tali difficoltà, principalmente legate alla mancanza di indizi documentari e alla impossibilità di istituire riscontri convincenti con strutture similari, fanno sì che, questo edificio, tra i più noti al mondo, sia in realtà uno dei più problematici ed oscuri: ciò contribuisce indubbiamente ad incrementare il fascino che la sua visione suscita nei visitatori e negli studiosi, ma al contempo, crea non pochi problemi per la conoscenza storica del monumento.

Il monumento é alto 58,36 metri sul piano di fondazione, ed oltre 55 fuori terra. Il suo peso é stato calcolato in 14.453 tonnellate, Il baricentro si trova 22,6 metri al di sopra del piano di fondazione. La fondazione ha un diametro esterno di 19,58 metri; il foro centrale é di 4,5 metri. L’inclinazione attuale e di circa 55° e cioè circa il 10%.

I suoi elementi architettonici di base appaiono felici interpretazioni di quanto già costruito: il la torre di pisaparamento murario in marmo o calcare a fasce dicrome, le arcate cieche con lesene nel registro inferiore, i portali inscritti nelle arcate, i lacunari romboidali, la ripresa di alcuni dettagli decorativi.

All’inizio dell’800 si riaccese la polemica tra chi sosteneva che la, pendenza fosse voluta e chi la riteneva del tutto accidentale: in quel periodo si riteneva che l’inclinazione si fosse arrestata. Vennero fatti eseguire nuovi lavori sotto la direzione dell’architetto Alessandro Gherardesca, che riportarono alla luce il basamento interrato: si trattò di un grave errore, perché vennero alterate le condizioni di equilibrio del monumento. Attualmente le misurazioni danno metri 5,20 circa di spostamento laterale dalla sommità dell’asse della verticale, con una inclinazione di 9″ 80′.

Il 16 giugno 2001, infatti, dopo undici anni di delicati lavori, la Torre viene restituita ai pisani ed al patrimonio dell’umanità, raddrizzata di 44 centimetri e con torre di pisauna garanzia di sicurezza di 300 anni.
Le metodologie per il restauro sono state individuate sulla scorta dei risultati delle indagini e sull’esperienza diretta acquisita in un cantiere di progetto svolto nel 2000,con il contributo dell’U.E, su un grande tassello realizzato nella zona Sud-Est tra il 1° e il 2°Ordine.
Sono stati considerati idonei e necessari all’intervento conservativo: 11 sistemi di pulitura, 5 prodotti per il consolidamento, 18 tipi di malta per la stuccatura e trattamenti specifici: per i metalli, per la rimozione di gomme e scritte. Interventi graduali, sempre controllabili affidati a restauratori specializzati vengono alternati e adeguati alle diverse situazioni,: puliture con acqua atomizzata, impacchi solventi, rimozione micromeccanica, uso del laser, consolidamenti della pietra per impregnazione localizzata o per immersione; nuove sigillature per fessure, fratture e giunti tra i blocchi, differenziate secondo il litotipo e l’esposizione.

I criteri che sono stati seguiti nelle scelte operate nella fase di studio sono stati la base per la redazione del progetto di restauro che è stato approvato dal Comitato di Coordinamento per la Salvaguardia della Torre nell’ultima seduta del dicembre 2001 con una previsione di spesa pari a € 5.476.687,63.

 

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