La Giostra del Saracino

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P.zza Grande ArezzoLa Giostra del Saracino è una rievocazione storica del medioevo che si svolge nella città di Arezzo in due giornate diverse: parliamo del penultimo sabato del mese di giugno, quando la cerimonia si svolge in fase notturna, e della prima domenica del mese di settembre in versione diurna. Quella del mese di giugno si chiama anche la Giostra di San Donato, quella diurna di settembre, Giostra della Madonna del Conforto.

Gli eventi medievali sono delle rievocazioni del passato, che durante i mesi estivi riescono a catturare l’attenzione dei turisti e dei vari visitatori che si lasciano affascinare degli antichi riti dell’epoca trascorsa diversa secoli or sono.

Questa manifestazione è molto antica, anche se la versione moderna è diventata assidua e si svolge regolarmente ogni anno dal 1931. Si presume che tali giochi fondano le loro origini nel passato, in secoli lontani, successivamente si presume che la loro frequenza si sia affievolita in virtù del trascorrere dei tempi e dei quali si è persa traccia fino al 1930, quando per caso furono ritrovati alcuni documenti che testimoniavano la Giostra del Saracino. Si pensò bene di ripristinare quell’antica tradizione della città, che da allora si è sempre svolta con regolarità, saltando solo il periodo della seconda guerra mondiale per ovvi motivi.

La Giostra Del Saracino

La città è suddivisa in quattro quartieri: Porta Crucifera, Porto dal Foro, Porta Sant’Andrea e Porta Santo Spirito. La prima fase della ricorrenza prevede proprio il sorteggio dei cavalieri che si sfideranno durante la festa della Giostra del Saracino. Ogni quartiere presenta due cavalieri per la sfida che decreterà il vincitore della Giostra e quindi il titolo della Lancia d’Oro.

L’obiettivo dei cavalieri è il fantoccio che raffigura Il Re delle Indie, questo detiene uno scudo con i bersagli designati, i cavalieri devono raggiungere il maggior numero di punti per vincere la competizione, questi oscillano da 1 a 5. Potrebbe accadere per una serie di eventi, che due o più cavalieri riescano a pareggiare il bottino dei punti, in quest’ultimo caso si procede all’eventuale spareggio. I cavalieri durante il torneo e il lancio delle loro lance dovranno fare attenzione a non essere colpiti a loro volta dal mazzafrusto. La raffigurazione della Giostra del Saraceno come sopra descritta, rappresenta l’allenamento dei cavalieri, che all’epoca medievale erano chiamati a sfidare eventuali invasori giunti del popolo orientale che in quel periodo storico si lanciavano alla conquista delle coste italiane, indirizzandosi spesso anche nell’entroterra del territorio per il loro insediamento.

L’evento prevede la partecipazione di 387 raffigurati, tutti personaggi vestiti con l’abbigliamento dell’epoca medievale, questi, prima della Giostra del Saracino accompagnano i loro cavalieri nelle prime fasi della manifestazione, ossia nel sorteggio dei cavalieri e anche nella Benedizione che avviene nella chiesa di appartenenza del quartiere cui provengono. La fase successiva prevede una processione fino a raggiungere il sagrato della cattedrale dove tutti i cavalieri e i e i partecipanti ricevono la Benedizione unica da parte del Vescovo.

La giornata della Giostra è caratterizzata dal lancio di diversi mortai, che smorzano il silenzio dell’aria fin dalle prime ore del mattino scadenzano i vari manifesto giostra del saracinoappuntamenti previsti per l’evento. Il terzo e il quarto sono tre i colpi più importanti, il terzo avviene per convocare i cavalieri nella chiesa del quartiere, il quarto invece richiama tutti per la consacrazione solenne, che decreta al contempo anche l’inizio dei giochi.

Il lungo corteo è suggestivo e particolare, tutti i raffiguranti svolgono il loro percorso non solo con i vestiti tipici dell’epoca, ma ognuno riveste e svolge un ruolo ben preciso, ci sono i tamburellanti, i vessilliferi, gli sbandieratori, i balestrieri, fanti, giostratori, cavalli e anche le Dame dei cavalieri che si dirigono verso la Piazza che ospita la manifestazione della Giostra. Quando si giunge finalmente in Piazza, sopraggiunge il quinto colpo di mortaio, di solito per la festa serale di giugno avviene verso le 21:30, per la festa diurna di settembre invece sono le 17 del pomeriggio.

Il Premio, la Lancia d’oro

Il premio ambito dalla competizione è la Lancia D’Oro, questa ha una realizzazione prestigiosa, sia per il materiale, ma anche per ciò che rappresenta per il cavaliere che riesce nell’impresa. Il materiale utilizzato è il legno di noce, insieme a tiglio e acero, è lunga circa 3 metri e mezzo e ciò che la rende particolarmente bella e affascinante, è la storia disegnata e raccontata sull’impugnatura della stessa. Inoltre sono applicate foglie in oro e decori con pietre preziose e di valore.

 

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