La cucina siciliana

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cucina sicilianaLa cucina siciliana si basa su ingredienti freschi: pesce appena pescato, pomodori succosi, verdure e frutta fragranti, mandorle e pistacchi di prima qualità e ingredienti che si mescolano fra loro dando vita a creazioni insolite e gustose come la pasta con le sarde, zafferano e uva passa.

Da secoli si seguono sempre le stesse ricette della tradizione. L’abbondanza di frutta e verdura è nota fin dai tempi dei greci ed è stata persino cantata da Omero nell’Odissea, quando Ulisse rimane senza parole di fronte alla straordinaria quantità di meli, peri, melograni, fichi e altri alberi da frutta. Fu però solo con l’avvento della dominazione araba che la cucina dell’isola assunse un carattere distintivo, i saraceni introdussero l’onnipresente melanzana, oltre agli agrumi, e si pensa che abbiano portato persino la pasta (invece di Marco Polo dalla Cina, come si pensa comunemente).

Le spezie, lo zafferano, l’uva passa, i pistacchi, le mandorle, e i delicati contrasti di aromi che ne derivano, sono tutti frutti dell’intervento arabo che si è conservato fino ad oggi ed è presente in molte pietanze della Sicilia occidentale, come gli arancini. Nei dolci si nota particolarmente l’influsso arabo, grazie all’introduzione dello zucchero di canna, da cui sono nate ricette classiche della pasticceria siciliana, come la cassata, il cui nome deriva dal termine arabo “qas’ha”, che definiva la scodella di terracotta usata per dare la forma a questa torta.

Ma quello che colpisce di più della cucina siciliana è che la maggior parte di questi sapori fantastici è nata da una situazione sociale di povertà. Le sontuose ricette dei monsù (chef; dal francese monsieur le chef) usate dalla nobiltà dell’isola furono adattate anche per essere usate dai meno abbienti. I siciliani comuni seguirono sempre il principio degli ingredienti freschi e, ancora più importante, non lasciarono mia che un sapore coprisse l’altro. Ed è questo il segreto dei piatti siciliani: la semplicità.

Gli ingredienti principali della cucina siciliana si possono raggruppare secondo i tre colori della bandiera nazionale. Il rosso indica l’ingrediente principe della tradizione culinaria italiana: il pomodoro. I pomodori siciliani sono rinomati in tutta Italia per il loro sapore dolce e intenso, e capita spesso di vederli appesi a grappoli fuori dalle abitazioni.

Anche i peperoni sono un ingrediente importante della tradizione culinaria siciliana; si trovano in tante ricette e vengono utilizzati in tanti modi, come ad esempio la peperonata in agrodolce.

L’altro colore è il bianco. A rappresentare questo colore si trova l’aglio, il quale è praticamente utilizzato in quasi ogni piatto. Viene aggiunto all’80% circa delle caponataricette tradizionali di cui talvolta è il componente principale. Bianco è anche il formaggio, in particolare il caciocavallo che viene usato abbondantemente per condire la pasta. A differenza dell’Italia peninsulare, il parmigiano è assente dalla tradizione culinaria siciliana ed è entrato nei menù dei ristoranti dell’isola solo di recente, e non viene utilizzato per tutti i sughi.

La ricotta, sia stagionata che fresca, è invece una presenza piuttosto comune che viene solitamente abbinata a melanzane e pomodori, ed è uno degli ingredienti principali della pasta alla norma. Infine da nominare anche il delizioso latte di mandorle, composto da polpa di mandorle e acqua.

L’ultimo colore è il verde. L’olio d’oliva è il condimento fondamentale della cucina siciliana. Le tipologie principali di olive coltivate sono biancolilla, nocellara e ogliarola messinese, cerasuola e nocellara del berice. Il verde è anche il coloro del re delle erbe aromatiche. Il basilico è presente in maniera massiccia in tantissimi piatti. Meno conosciuto del pesto alla genovese è il pesto alla trapanese; da quest’ultimo si differenzia dalle mandorle (al posto dei pinoli) e dall’aggiunta dei pomodori spellati. Da citare anche il pistacchio, il quale è utilizzato sia per le ricette salate che per i dolci.

 

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