Il turismo nelle città d’arte

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Il viaggio è un fenomeno da sempre presente mentre il turismo è un fenomeno moderno e recentissimo.

turismo e arteL’aumento progressivo negli anni del tempo libero è una caratteristica molto importante in tal senso, rendendo, di fatto, possibile l’emergere di nuove aspirazioni e nuovi modelli di comportamento.

Le moderne tecnologie hanno comportato, non solo una diminuzione del lavoro pesante, ma anche una crescente flessibilità dell’organizzazione dello stesso e di conseguenza anche il tempo del non-lavoro, ovvero quello che viene, comunemente, definito come leisure, vede una maggiore opportunità di autogestione da parte dell’individuo.

Inoltre, rispetto al passato la posizione del turista cambia, nel viaggio, ora, si cerca un approccio individuale con il territorio e la cultura. Le forme di turismo tendono, così, a diventare momenti di confronto, di crescita sia culturale che esperienziale.

Nel turismo artistico e culturale è molto più facile trovare questo modo di intendere l’utilizzo del tempo libero. Stanno, infatti, mutando radicalmente i modi di comportamento dei visitatori, il rapporto diviene sempre più spesso personalizzato con le opere d’arte e nel contempo crescono nuove richieste e servizi.

Negli ultimi decenni il turismo culturale, ed in particolare il turismo nelle città d’arte hanno subito una notevole crescita in Europa e soprattutto in Italia. I fattori che hanno determinato tale crescita sono molteplici, ma quelli decisivi possono essere sintetizzati in tre variabili:

  • Una crescita dell’interesse generale per la cultura
  • Un aumento dei cosiddetti short breaks (vacanze brevi) e city trip (gite in città)
  • Le vacanze pluri-scopo

Il turismo e l’arte registrano ovunque un interesse in aumento per l’arte, la cultura e per le vacanze che offrono, fra le altre cose, anche la possibilità di vivere un’esperienza educativa e culturale, oltre che di semplice svago. In tal modo vengono incentivati i brevi viaggi, della durata di non più di tre giornate, svolti nell’arco dell’anno, a prescindere dalla stagione e considerati alla stregua di una seconda o terza vacanza, dopo quella estiva, che è da sempre quella principale, perché più lunga e più tradizionalistica.
Per questo tipo di vacanza vengono scelte soprattutto le città d’arte, che sono caratterizzate, soprattutto a partire dagli anni Novanta, dalla presenza di un forte turismo e artemovimento escursionista di soggetti che limitano la loro visita anche a meno di un giorno e addirittura senza pernottamento (le cosiddette gite fuori porta).Altro fenomeno da prendere in considerazione è l’aumento delle vacanze pluri-scopo, intese come momento soddisfattivi di molteplici bisogni, diversamente dal passato, nel quale le ferie rispondevano ad un unico interesse.

Le città d’arte italiane sono, tra tutte le principali destinazioni, quelle che riescono ad offrire al turista un’ampia gamma di attrazioni, in modo tale da soddisfare tutte le sue curiosità.

E’ generalmente possibile suddividere i visitatori di una città in due distinte categorie: gli escursionisti e i turisti. Sono definiti turisti coloro i quali pernottano in una struttura ricettiva della città, mentre altri che, invece, non pernottano, sono definiti escursionisti. In un gran numero di località quest’ultima categoria prevale su quella dei turisti veri e propri. È importante comprendere la complessità di effettuare una distinzione tra il concetto di visitatori e di turismo nelle città d’arte.

I cambiamenti recenti del mercato turistico prevedono uno spostamento dell’attenzione della domanda turistica dalle località turistiche tradizionali a quelle ancora da scoprire. In Italia, così come in tutta Europa, uno degli elementi chiave della nuova politica urbana nelle città d’arte sta diventando sempre più il turismo. Vanno, tuttavia, studiate attentamente tutte le conseguenze derivanti dal potenziamento turistico, in quanto può risultare difficoltoso e, non sempre, positivo l’inserimento dello sviluppo turistico in un luogo, semplicemente valutando il fatto che i cambiamenti nella domanda turistica sono favorevoli.

Di certo non mancano in Italia e strutture ricettive per far fronte a questo genere di domanda. Agriturismo, bed and breakfast, case vacanze e soluzioni anche economiche come ostelli o camping la fanno da padrone. Crescente è infatti il numero delle richieste per queste strutture da parte di vacanzieri anche solo per qualche giorno.

 

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