Gli Scaldatelli (Taralli) pugliesi

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La Puglia è una regione italiana particolarmente nota per le sue bellezze naturali ed il patrimonio artistico, ma non solo. Chi capita in Puglia per lavoro, per svago o per turismo, rimane piacevolmente colpito dalle tradizioni gastronomiche di questa regione (che sono diverse a seconda della zona che si visita). Alcuni piatti tipici pugliesi sono, infatti, conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.

Una delle preparazioni più note della Puglia è quella degli “scaldatelli” (taralli). La caratteristica che rende questa ricetta unica nel suo genere è il fatto che in essa siano presenti contestualmente gli elementi tipici dell’agricoltura pugliese: olio, grano e vino.

In genere gli scaldatelli vengono proposti come antipasto o spuntino intermedio, oppure come gustoso accompagnamento ad una seconda portata a pranzo o a cena. Possono essere serviti anche in sostituzione al pane. Proprio alla diffusa abitudine dei pugliesi di servire i taralli insieme a del buon vino, in attesa del pasto vero e proprio, fa riferimento l’antico detto :“È finito tutto a tarallucci e vino”, per indicare che una discussione è terminata senza alcuna soluzione concreta.

In alcuni paesi pugliesi è ancora possibile incontrare le donne che, davanti alle loro case, stendono su un tavoliere di legno i taralli pronti per essere infornati.

taralli originaliTradizionalmente circolari, gli scaldatelli possono essere lavorati in diverse forme. In alcune zone della Puglia, questi taralli vengono preparati in occasione delle festività, ad esempio quelle natalizie o pasquali, quando le famiglie si riuniscono e possono gustarli insieme.

L’impasto tradizionale può essere aromatizzato a scelta con alcune spezie che conferisce un sapore particolare: peperoncino, pepe nero, cipolla, origano, sesamo, anice. La ricetta della nonna prevede anche i semi di finocchio che, però, non a tutti è gradito.

Gli scaldatelli differiscono tra loro in base all’impasto, ma anche alla quantità di olio extravergine di oliva impiegato. Le varie tipologie di taralli pugliesi hanno in comune un “segreto”: per essere davvero buoni e genuini, non devono essere lasciati troppo tempo in acqua a bollire e vanno asciugati bene prima di essere infornati.

Sulla base della ricetta tradizionale si possono ottenere diverse varianti, tutte altrettanto gustose. Una cosa è certa: gli scaldatelli contengono ingredienti naturali, cioè farina 00 (meglio se biologica), semi di finocchio, olio extravergine di oliva. Non possono quindi che fare bene e, se realizzati artigianalmente, diventano un toccasana.

Il consiglio è di procurarsi la ricetta tradizionale da qualche anziana pugliese abitante nei paesi del Gargano o della provincia di Foggia: pare che qui siano nati gli scaldatelli nella versione originale.

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