L’infiorata di Spello

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infiorata di spello piazza gramsciSpello è un comune umbro in provincia di Perugia che conta circa 8.500 abitanti; questo paesino caratteristico di questa terra è famoso per un evento folkloristico che ogni anno accoglie migliaia di visitatori: parliamo dell’Infiorata di Spello che si svolge in occasione del Corpus Domini, nella nona domenica dopo Pasqua.

Parliamo di un’esplosione di profumi e colori che arricchiscono le vie del paese grazie ai fiori coltivati e tipici della zona, tutto si svolge in una notte, la stessa preparazione notturna spesso è oggetto di visite ed è affascinante assistere al lavoro meticoloso degli artisti, che durante la notte del sabato, lavorano ai quadri e ai tappeti fioriti, decorando le vie del borgo dove si svolge la processione sacrale durante la mattinata della domenica.

Storia dell’infiorata di Spello

L’Infiorata di Spello ha origini antiche, in passato si soleva decorare con petali e fiori sparsi le vie dedicate alla processione, nel corso degli anni questa tradizione si è arricchita con l’aggiunta di un tocco artistico importante, professionisti dell’arte si adoperano per riprodurre sul suolo delle vie dedicate alla processione, vere opere d’arte che ritraggono soprattutto scene religiose. Si assiste alla creazione di tappeti e quadri floreali che vivacizzano le vie del centro storico di Spello, le stesse ove vi passa la processione e quindi il Corpo del Cristo durante la processione.

Quest’ultima è lunga circa un chilometro e mezzo e prevede la realizzazione di circa sessanta infiorate, per cui come s’intuisce, parliamo di un lungo e complesso lavoro di creazione, che prevede anche il lavoro e il supporto di artisti specializzati che dirigono i lavori di creazione e disegno delle stesse opere.

Dal 1831, anno in cui è stata istituita questa usanza nel paese di Spello, l’evento è molto cambiato; la storia narra che in attesa della visita del vescovo di Ignazio Cadolini, fu chiesto agli abitanti delle vie ove si sarebbe svolta la processione per onorare la presenza dell’illustre ospite, di lasciare il passaggio ben pulito e di ornarlo delicatamente con fiori e vegetali sparsi; quello che nacque come una semplice gettata di fiori e vegetali, nel corso degli anni si è trasformata in una tradizione folkloristica ricca di arte, dove i semplici fiori e vegetali posti sul suolo, si sono trasformati in opere d’arte.

Questi primi eventi con le Infioriate risalgono i primi anni del novecento, era il 1930 quando fu una donna, che per la prima volta usando ginestre e finocchi disegnò una primo disegno sul suolo, una semplice raffigurazione che catturò l’attenzione dei cittadini e il loro apprezzamento e plauso per l’inventiva; dall’anno successivo la donna si cimentò nuovamente con la creazione artistica, in taluna seconda occasione, anche altre famiglie vollero emularla, da allora si sono alternate squadre artistiche, che nel corso degli annali hanno migliorato e rafforzato la tecnica per la realizzazione delle infiorate che si è evoluta e migliorata.

Come si realizzano le infiorate

Le Infiorate di Spello sono realizzate direttamente a terra, per cui dopo aver lavorato alla realizzazione di un progetto durante le settimane precedenti, nel costruzione infiorata a spellomomento in cui si deve dare svolgimento all’opera, la creazione avviene direttamente sul luogo, una tecnica diversa rispetto ad altri eventi simili che si svolgono in altri sedi d’Italia. Per la loro realizzazione si usano fiori prodotti in natura, possono essere essiccati e si prevede anche del materiale vegetale diverso dai fiori, ossia foglie e bacche, sono assolutamente vietati legni e altro materiale simile.

Dalla documentazione sulla tecnica adoperata, si apprende che i fiori, solo in rare occasioni sono utilizzati per intero, questi si separano dalla stessa corolla e i petali si usano singolarmente, quando l’occasione lo richiede si procede a sminuzzarli, ma mai alla loro polverizzazione.

L’uso dei petali è assecondato al tipo di disegno e sfumatura dei colori che si vuole associare al disegno, in base a questa esigenza si usano di fatti fiori freschi, ma anche essiccati per apprezzarne ed estrapolarne la diversa colorazione naturale.

Nonostante l’esecuzione si svolga direttamente sul suolo, è comunque concessa la preparazione di un disegno da porre a terra che si può fare su carta o tracciare con un gesso direttamente sull’area designata, superficie che serve da base per la decorazione dell’infiorata.

La tecnica artistica usata è ben precisa, in grado di dare un effetto tridimensionale ai soggetti protagonisti dei tappeti o quadri dell’infiorata. Si specifica inoltre, che da un punto di vista tecnico, sussiste la differenza tra tappeto e quadro, che di fatti hanno lunghezze diverse: 12 metri per i primi e 24 invece per i secondi. Un’altra differenza è data dai soggetti, per i tappeti la parte raffigurativa principale è posta al centro della distesa di fiori, mentre per i quadri l’oggetto sacrale ricopre l’intera area destinata all’infiorata.

Curiosità

Due Presidenti della Repubblica hanno visitato l’Infiorata di Spello: l’amato Sandro Pertini nel 1985 e Oscar Luigi Scalfaro nel 1994. Nel 2013 l’Infiorata di Spello è stata una delle candidate italiane per la categoria “comuni” durante il concorso europeo “Entente Florale Europe”.

 

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