Il Torneo Cavalleresco di Castel Clementino

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locandina torneoIl Torneo Cavalleresco di Castel Clementino è uno tra i più belli e affascinanti del nostro Paese, si trova in provincia di Fermo, nelle Marche che conta poco più di due mila anime. Il Torneo si svolge come da tradizione, nel terzo fine settimana del mese di agosto, comincia il sabato sera per proseguire la mattina seguente della domenica, con lo scontro spettacolare dei cavalieri medievali a cavallo.

La descrizione di questa manifestazione estiva è bella e suggestiva, basta sentire parlare gli abitanti del luogo per rimanerne affascinati e rapiti. Tutto comincia con l’arrivo della sera, siamo al tramonto, quando il calar del sole lascia il posto alla lunga e calda serata estiva; le luci diventano soffuse e gli abitanti si lasciano trascinare indietro nel tempo dalle trecento figure, che indossano gli abiti di altri tempi; diventano cittadini del passato e vestono su di loro la vita del medioevo con tutte le antiche tradizioni dell’epoca. Il brusio della gente si fa più forte e vivace quando si accendono le torce poste ai lati dei muri con il preciso intento di ricreare l’ambientazione storica, gli abitanti sono entusiasti ed eccitati, grandi e piccoli sanno che il momento solenne sta per arrivare, ed è un vero piacere vedere i figuranti vestiti a festa con i colori tipici dei rioni cui appartengono, che si preparano per dare inizio alla manifestazione.

Improvvisamente le voci tacciono quasi in maniera unisona, quando i tamburi cominciano il loro suono rituale, è un chiaro segnale per tutti, entro pochi minuti faranno la loro comparsa i cavalieri a cavallo, che nella domenica seguente si sfideranno per vincere il palio. La cerimonia è solenne, una voce fuori canto racconta la storia e l’evolversi degli eventi, nel frattempo i tamburi affievoliscono il loro suono per dare ampio spazio alla voce di ripercorrere con il suo racconto, l’epoca storica lontana. Subito dopo si svolge la cerimonia, i cavalieri dei rioni si ergono con i loro costumi e i cavalli, si avvicinano alle loro dame amorose, e in un incontro tra lance e fazzoletto tipicamente colorato con le sfumature del rione, sigillano l’unione, questo è il momento che caratterizza il Torneo Cavalleresco di Castel Clementino.

La parte centrale della serata è il sorteggio dei cavalieri che andranno a sfidarsi la mattina seguente, questi sfileranno per le vie del paese, mentre gli abitanti e tutti i partecipanti vestiti per l’occasione, affiancheranno le figure designate.

Lo scenario è molto bello e suggestivo, l’era moderna sembra essere del tutto abbandonata ed è affascinante vedere come l’evolversi dei secoli siano stati cancellati, dal solo desiderio degli abitanti di far rivivere al meglio un’antica tradizione del loro Paese. Una parte della loro storia, che ha certamente contribuito ad aumentare la celebrità e la popolarità della cittadina, non solo nella regione, ma anche oltre i loro stessi confini, stuzzicando la curiosità dei turisti che provengono da tutta la nazione per assistere a questo gioco del passato.

La giostra dell’anello

La giostra dell’anello è l’evento cruciale del Torneo, la cittadina è suddivisa in cinque rioni: Porta Marina, Navarra, S. Spirito, Paese Vecchio e S. Marco.

L’atmosfera si riscalda quando comincia la giostra dell’anello, sono cinque cavalieri che si scontrano l’uno contro l’altro, che dovranno percorrere un tragitto (di circa di circa 880 metri , lunghezza della pista) il quale è a forma di otto, ove sono presenti circa 450 bandierine in legno colorate. I cavalieri dei cinque rioni sono pubblico giostrachiamati a infilare con la loro lancia dodici anelli, la cui dimensione è scalare, partendo da 8 cm, per poi scendere a 7 – 6 – e 4,5 cm. La difficoltà è data dall’alta velocità che dovranno impiegare i cavalieri con i loro cavalli e dalle quattro tornate che dovranno eseguire come da regolamento, se vogliono sperare di vincere l’ambito palio. La gara dura due ore circa, un tempo lungo che appare infinito, ma che è vissuto con tanta adrenalina, fervore e attesa, non solo dai duellanti, ma anche dagli spettatori del torneo, spinti dalla curiosità di vedere chi sarà il nuovo vincitore del palio.

La prima edizione è avvenuta nel 1969, da allora sono state apportate diverse modifiche all’evento, atte a facilitare, per quanto possibile, le azioni dei cavalieri. Tra rettilinei e curvature, hanno cercato di rendere più dolce e agevole alcuni tratti particolarmente insidiosi, che in passato apparivano ostici e particolarmente impervi per i cavalli e gli stessi cavalieri. Nel 1990 proprio per quanto sopra detto, avviene un cambiamento drastico, si cambia direttamente il luogo dei giochi, quell’anno segna la nuova edizione, quella dell’era moderna, il cui trasferimento avviene direttamente presso un centro ippico adibito come sapete, ad accogliere le corse dei cavalli. Quest’ultima sede appare più consona e pratica anche per gli spettatori.

Ai cavalieri in gioco sono concesse tre giornate di prova nelle settimane antecedenti la Giostra; questo evento comincia a fare scalpore con l’arrivo del mese di agosto; i cavalieri in gioco sentono aumentare l’ansia e l’agitazione, gli abitanti si lanciano in scommesse e veri pronostici che vedono trionfare i loro beniamini. Gli abitanti diventano euforici e la giostra dell’anello rimane l’argomento principale per tutto il mese, fino a quando non sarà decretato il vincitore, e anche nei giorni successivi.

La competizione tra i rioni si avverte in maniera quasi tangibile, durante la gara il tifo è alto e avvincente per i loro cavalieri, si vivono sentimenti contrastanti, gioie e dolori per i vincitori e amarezze per chi invece assapora l’acre sconfitta.

 

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