Il Palio di Valfabbrica

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locandina palio di valfabbricaIl Palio di Valfabbrica si svolge nel mese di settembre, la manifestazione prende il nome di Festa d’autunno e dura undici giorni. Il giorno culminante è quello del palio, ossia della Giostra D’Italia con la sfida dei cavalieri dei tre rioni che gareggiano per contendersi il titolo e il palio. L’evento è anticipato da tre rappresentazioni storiche organizzate dai tre rioni.

Il Palio di Valfabbrica, una cittadina umbra che conta circa tremila e cinquecento anime, si trova in un fazzoletto di terreno posto tra Perugia, Assisi e Gubbio, nei pressi del fiume Chiascio. Questa manifestazione come accennato, è resa particolare e si diversifica dagli altri innumerevoli eventi medievali che si svolgono durante il periodo estivo e la prima fase dell’autunno nel resto d’Italia, perché nelle tre giornate antecedenti la gara e quindi la Giostra, si può assistere a tre rappresentazioni teatrali organizzate dai singoli rioni.

Si comincia il venerdì, proseguendo il sabato e la stessa domenica, quando si attende per il primo pomeriggio, verso le 14:30, l’inizio della gara cavalleresca.

I tre eventi teatrali sono molto belli e caratteristici, ma soprattutto richiedono molto sacrificio e lavoro da parte di tutto lo staff del rione, basti pensare che parliamo di circa centocinquanta figuranti per ciascuna rappresentazione, con tutto ciò che questo lavoro comporta: creazione della sceneggiatura, prove di recitazione, ricerche storiche, creare gli abiti e tutta una serie di dettagli che devono essere necessariamente eseguiti in tempo, per l’ottenimento del risultato finale. L’ambientazione è resa poi ancor più particolare, non solo dalle musiche medievali, il rullo di tamburi e i vestiti tipici dell’era medievale, ma anche dalla stessa illuminazione, realizzata dalle fiaccolate accese nei pressi della zona ove si svolge in un’ambientazione suggestiva la rappresentazione teatrale.

Quella degli eventi teatrali si chiama rievocazione storica che annuncia la gara che si terra la domenica successiva. Quest’ultimo evento è inoltre anche divulgato a mezzo stampa il pomeriggio del sabato precedente la gara, proprio perché la cittadina di Valfabbrica sente molto forte la manifestazione, è un mezzo importante per portare notorietà alla cittadina, fare la pubblicità alla Giostra con una vera campagna di comunicazione e divulgazione di comunicati stampa, è un modo per attirare molta gente locale, incuriosita dalla news e dal programma redatto specificatamente per l’occasione. Per le vie del paese in quei giorni si respira aria di storia e di voglia di scoprire il vincitore del palio, ma al contempo si respirano letteralmente anche i sapori e gusti della tipica cucina antica, che aleggia nell’aria durante la festa d’autunno.

La giostra d’Italia

La giostra d’Italia di Valfabbrica è uno tra i tornei d’Italia più difficili e complicati da affrontare per i cavalieri, questi ultimi, di fatti, sono messi a dura prova per il complicato conteggio dei punti, per cui questi rimangono in ansia quasi fino alla fine, prima che sia decreto il vincitore.

I cavalieri devono affrontare tre prove molto difficili per potersi aggiudicare il titolo: c’è la corsa degli Anelli, la Corsa del Saracino e nel finale c’è lo scontro diretto tra i due ultimi cavalieri rimasti in gara.

I rioni sono tre: Badia, Pedicino e Osteria. Il primo è in onore del monastero, il secondo invece rappresenta la zona del castello e infine l’Osteria, lo stesso nome indica una zona rurale destinata al passaggio dei viaggianti, di chi sosta nella zona solo per trovare ristoro e rifocillarsi per il viaggio, area destinata nel passato ad accogliere persone di passaggio. La rievocazione con le tre rappresentazioni teatrali, ha l’intento di portare vivo il ricordo storico di quell’epoca lontana, per cui hanno un’importanza fondamentale per l’apertura della giostra d’Italia. I cavalieri sono scelti tra i più bravi presenti in ogni singolo rione e portano cucito addosso una grande responsabilità nei confronti del rione che rappresenta.

Le tre gare sono così di seguito articolate: la prima gara è la corsa degli anelli e richiede una grande abilità nel cavaliere, il quale è tenuto a infilare con una lancia di ferro alcuni anelli posti in location precise, questo non solo deve essere bravo a infilare gli anelli, ma deve mostrare la bravura anche nel saper cogliere la mira e infilare due anelli consecutivi, di cui il secondo posto appena subito dopo l’uscita da una curva, azione che richiede abilità nel cavaliere per quanto appena descritto, ma anche buona scelta del cavallo che lo affianca nell’impresa. L’animale deve avere destrezza, velocità e abilità, oltre a saper cogliere immediatamente i comandi del cavaliere che lo sta guidando con la sua armatura.

La seconda gara è la Corsa del Saracino. Si tratta del tiro al bersaglio con una lancia di legno, a differenza delle altre gare simili che si svolgono in altre zone sfilata palio di valfabbricad’Italia, a Valfabbrica, i punti maggiori si ricevono nel colpire il disco nella sua parte più esterna, ciò implica una maggiore difficoltà, perché si rischia di mancare del tutto il bersaglio nel tentativo di raccogliere più punti. Il punteggio finale è dettato da una serie di punti calcolati in base a diversi fattori, non solo il lancio al bersaglio, ma anche dalla velocità tenuta dal cavallo, dagli anelli stessi e dalla strategia che ha interessato ogni singolo cavaliere, con l’intento di raccogliere più punti e accedere alla parte finale.

Lo scontro finale vede due cavalieri contrapporsi, è il classico duello cavalleresco del passato. Due cavalieri si sfidano con due lance di legno, i due dovranno colpire un bersaglio, chi lo farà per primo impedendo all’altro di farlo, sarà decretato vincitore del Palio di Valfabbrica. Questo deterrà il titolo per un intero anno, fino a quando sopraggiungerà la successiva festa d’autunno di Valfabbrica.

 

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