Il Duomo di Modena

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abside duomo modenaIl Duomo di Modena Per il suo aspetto architettonico costituisce uno dei più importanti esempi di cultura artistica romanica in Europa.

La sua costruzione ebbe inizio nel 1099, l’impresa venne affidata all’architetto Lanfranco mentre il complesso programma scultoreo fu realizzato Wiligelmo e dalla sua scuola. La consacrazione della cattedrale avvenne solo nel 1184. La struttura ideata da Lanfranco è più allungato di quello preesistente, con tre navate invece di cinque.

Il portale, recentemente restaurato, come anche le sculture della facciata, presenta negli stipiti esterni e nell’archivolto (elemento di decorazione architettonica costituita da una fascia che si svolga sulla fronte dell’arco) il tema del “tralcio abitato” ovvero uomini, fiere, creature mitologiche o animali fantastici che si muovono all’interno di una fitta vegetazione che simboleggiano il percorso irto di ostacoli e pericoli che l’uomo deve affrontare nel mondo verso la salvezza eterna.

Sul lato sud, verso la piazza, si apre la Porta detta dei Principi, relativa alla prima fase del Duomo. Come nel portale maggiore e nella Porta della Pescheria gli stipiti esterni presentano il tema del “tralcio abitato”; il programma decorativo è però questa volta incentrato sull’architrave che narra le vicende di San Geminiano, patrono della città.

Il sistema di arcate venne messo a punto da Lanfranco: si tratta di arcate rette da semicolonne comprendenti logge trifore che poggiano su cornici marcapiano.

Internamente in laterizio, è austero e suggestivo grazie alla luce filtrata dal rosone attraverso le vetrate policrome disegnate da Giovanni da Modena nel 1450 circa. La pianta della basilica è a tre navate e presenta pilastri cruciformi alternati a colonne; in alto ci sono finti matronei che richiamano il motivo esterno delle facciata duomo modenalogge mentre le volte con costoloni risalgono al XV secolo.

Nella navata sinistra, al primo altare si nota una grande ancona quattrocentesca a forma di polittico gotico, in terracotta con figure a rilievo, opera di Michele da Firenze attorno al 1440, nonchè un frammento d’affresco che si chiama Madonna della Piazza attribuito a Cristoforo da Modena nel XIV secolo.

La navata mediana è chiusa dall’ambone e dal pontile eseguiti dai maestri campionesi fra il XII e il XIII secolo. Ci sono, sorretti da telamoni e leoni stilofori, notevoli bassorilievi nel parapetto formato da plutei marmorei con evidenti tracce di policromia soprattutto nelle scene della passione.

 

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