Il Borgo di Erto e Casso

0

Erto e Casso è un comune del Friuli Venezia Giulia in provincia di Pordenone sito nella valle del Vajont, che conta circa quattrocento anime ed è stato investito dall’onorificenza di Patrimonio naturale dell’UNESCO.

Questo è un borgo d’Italia unito dai due vicini centri abitati, che ha conservato nel tempo la sua antica particolarità rurale, la modernizzazione non ha rovinato il paesaggio che li rende speciali dinanzi al mondo. Visitando le due realtà di montagna, ci si trova a scoprire la bellezza antica delle due cittadine, basta passeggiare per le vie, le piazze e piccoli cortili per assaggiare gli antichi sapori di un tempo, non solo quelli tipici della cucina locale, ma proprio quelli particolari delle attività artigianali, del vivere la montagna come una volta e nel sentire viva l’antica tradizione in ogni bottega, casa e trattoria.

Sebbene siano vicini, i due paesi hanno origini differenti, Erto sembra che risalga all’età romana, sono stati ritrovati alcuni resti che ne attestano e documentano le origini legate a quell’epoca storica; Casso invece ha una nascita più recente, la sua formazione risale al XI secolo, inoltre sono differenziate anche per la lingua locale molto diversa, due dialetti molto differenti tra loro. Gli abitanti di Erto parlano un dialetto che sembra essere un misto tra ladino dolomitico e un linguaggio friulano, invece a Casso si parla una lingua dall’accento tipico veneto bellunese, paragonato e molto simile a quello arcaico. L’agricoltura è una delle attività principali come anche l’allevamento del bestiame, attività principali in entrambe le cittadine.

La storia del borgo di Erto e Casso

La storia legata ai borghi di Erto e Casso ci riporta indietro nel tempo e a un disastro naturale che ha sepolto numerose vittime; la valle del Vajont, ove si trova il borgo, è difatti famosa alle cronache italiane per la perdita delle vite umane causata da un distacco di una roccia, che rovinando nelle acque del bacino idrico per effetto della Diga del Vajont, originò diverse onde che spazzarono via interi quartieri e invase le vie di entrambi i centri abitati.

diga del vajont

Era il 1963 quando dal monte Toc, una parte della stessa montagna crollò con le conseguenze disastrose citate e, che ancor oggi, sono fonte di storia e cultura delle due cittadine. Il progetto della diga fu studiato negli ’50 e ’60, l’idea era quella di realizzare un bacino idrico artificiale per sfruttarne le potenzialità, purtroppo già dai primi anni, nel 1960 si ebbe un primo sentore, una frana destabilizzò in parte la sua sicurezza, ma nonostante questo, la storia racconta, che si continuò fino al 1962 con la sperimentazione e quindi con l’immissione di acqua nel bacino, senza che tuttavia fossero state prese adeguate protezioni per i due paesi limitrofi e quindi per gli abitanti.

Oggi è possibile visitare il Centro visite di Erto dove si trova “uno spazio alla memoria” dove si racconta la storia nel dettaglio della nascita della diga, del progetto e delle fasi collegate alla disgrazia, per giungere fino a quelle conclusive del processo che fu indetto alla ricerca di eventualità responsabilità.

Il borgo di Erto e Casso offre numerose occasioni ai turisti di visitare le montagne e conoscere i percorsi, ci sono visite guidate organizzate per permettere ai tanti turisti di inoltrarsi per le bellezze delle montagne, seguendo percorsi sicuri senza rischi e pericoli inutili per i meno esperti delle montagne.

Tra i luoghi famosi da vedere del borgo di Erto e Casso si trova la palestra di roccia naturale sita a Erto, riconosciuta anche a livello internazionale dagli appassionati del settore; ogni anno sono migliaia i praticanti di questo sport che si dilettano ad arrampicarsi su questa parete e provare il brivido e il piacere di scalare quelle rocce impervie.

Cosa vedere nel borgo di Erto e Casso

Altri luoghi naturali da vedere sono: la frana del monte Toc e i libri di San Daniele del monte Borgà. Quest’ultima si può ammirare tramite un’escursione accurata e ben organizzata, ma anche impegnativa, per cui si consiglia da svolgere se siete soggetti allenati e appassionati, inoltre, mai avventurarsi senza una guida che sappia portarvi nei luoghi designati. Ancor oggi è possibile ammirare dal monte Toc, la parte mancante della frana che ha causato migliaia di vittime come sopra detto.

Feste e manifestazioni

Tra le feste da ricordare, menzioniamo quella che si celebra il venerdì Santo, ossia la Sacra Rappresentazione della Passione, che rende partecipe tutto il paese e che è una delle rappresentazioni pasquali più famose in tutto il nord Italia orientale.

Ricordiamo anche i Patroni di Casso, i Santi Gervasio e Protasio che si svolgono rispettivamente il 21 e il 22 giugno.

Share.